Medical New Center: poliambulatorio e struttura extraospedaliera di chirurgia a Padova

Riduzione temporanea delle rughe con filler

Finalità dell'intervento

Finalità dell’intervento

L’invecchiamento ha inizio quando la pelle, raggiunta la piena maturità morfologica e funzionale, presenta i primi segni di decadimento, che possono evidenziarsi a qualsiasi età soprattutto con la comparsa di rughe, cedimenti del derma o alterazioni della forma del volto. Questi segnali sono legati prevalentemente a fattori esterni e interni. I fattori esterni sono in stretta relazione all’ambiente, alle condizioni di vita quotidiana, al tipo di alimentazione, allo stress, a elementi climatici (polveri ambientali), al photoaging; mentre i fattori interni sono dipendenti dal patrimonio genetico, dalle caratteristiche chimiche fisiche della cute e dalle condizioni del microcircolo cutaneo. L’azione sinergica dei fattori sopra elencati determina sulla cute fenomeni di rilassamento del tessuto, aumento delle rughe medio-profonde, alterazioni degli annessi pilosebacei. Il trattamento di tali alterazioni si affronta prevalentemente stimolando il derma, migliorando il turn-over cellulare in modo da incrementare l’elastina e il collagene, riempiendo le aree depresse, ottimizzando l’incremento dell’acido ialuronico e di altri elementi come i glucosoaminoglicani. Assieme a ciò è importante combattere la formazione dei radicali liberi, prodotti del metabolismo
cellulare che accentuano l’invecchiamento cutaneo (perossido di idrogeno e ione super ossido).

Per contrastare il processo d’invecchiamento cutaneo, la Medicina Estetica ha preparato alcuni materiali, i cosiddetti “dermal filler”, che possono in molti casi dare una rapida risposta nell’immediato e, se eseguiti con regolarità, una buona durata nel tempo. Con il termine filler (dall’inglese to fill = riempire) si definisce una metodica che consiste nell’iniezione nei tessuti molli, di una o più sostanze, di varia natura, in grado di correggere il volume, allo scopo di ottenere miglioramenti estetici o al fine di trattare alcune affezioni cutanee e/o risolverne o migliorarne gli aspetti clinici-estetici.

Per tutti i filler esistono controindicazioni assolute, quali la tendenza a sviluppare cicatrici cheloidee, la gravidanza e l’allattamento (per carenza di studi approfonditi), l’ipersensibilità specifiche accertate, il trattamento su cute lesa, su cute con problemi infettivi e/o infiammatori, le malattie autoimmunitarie; e controindicazioni non assolute, quali precedenti trattamenti con filler non noti e pregressa radioterapia.

I filler sono suddivisi, secondo la durata, in: filler riassorbibili (naturali ed eterologhi), di lunga durata e permanenti (sintetici e autologhi).

Filler riassorbibili

Filler riassorbibili

FILLER NATURALIIndicazioniPrecauzioniModalità di impiantoRisultatiVantaggiSvantaggiEffetti collateraliComplicazioni

Ai filler naturali appartiene l’acido ialuronico che è una sostanza naturale, normalmente contenuta nel nostro organismo. L’acido ialuronico è capace di riorganizzare e di integrare la matrice extra cellulare, dando maggiore compattezza e turgore al tessuto.

Interagendo con i fibroblasti, stimola la produzione di nuovo collagene, elastina e acido ialuronico endogeno e contrasta i radicali liberi.

L’acido ialuronico oggi è il filler più diffuso per il trattamento delle rughe, dei solchi, delle piccole aree depresse e per l’aumento delle labbra, degli zigomi e delle altre aree del viso.

Esistono in commercio tre differenti tipi di acido ialuronico. I prodotti a bassa densità sono indicati per correggere le rughe del labbro superiore e le zampe di gallina periorbitarie. Si dissolvono però dopo 2-3 mesi. I prodotti a media densità si utilizzano prevalentemente per il riempimento delle labbra e il trattamento delle rughe profonde e hanno una durata che va generalmente dai 4 ai 6 mesi. I prodotti ad alta densità sono utilizzati principalmente per il trattamento dei solchi naso-labiali.

Per il riempimento degli zigomi e il ripristino dei volumi del volto si usano acidi ialuronici a densità ancora maggiore.

Una nuova versione di acido ialuronico con molecole più grandi può essere impiegata per l’incremento volumetrico di differenti aree corporee e la correzione di irregolarità e depressioni di diversa origine.

L’acido ialuronico deve essere usato con precauzione in Pazienti con disturbi emorragici o di coagulazione; non deve essere iniettato nei Pazienti che presentano malattie croniche o acute della pelle, processi infiammatori o infezioni nelle aree da correggere o vicine a esse. In caso di herpes labialis nell’anamnesi è necessaria una profilassi con farmaci antivirali.

L’acido ialuronico deve essere iniettato nel derma o nella parte superiore del tessuto sottocutaneo con aghi molto sottili.

Il risultato dipende dall’entità e dal tipo di difetto iniziale e la sua durata dal graduale riassorbimento del prodotto che varia da individuo a individuo con una permanenza media di diversi mesi. I risultati del trattamento con l’acido ialuronico sono migliori nelle pieghe naso-labiali, nell’aumento delle labbra e nelle rughe perilabiali, oltre che nell’aumento degli zigomi. Sono buoni nella correzione delle rughe glabellari. Sono meno buoni nelle zampe di gallina, nelle cicatrici da acne e nelle rughe frontali.

Ampiamente utilizzato. Non richiede test allergologici. Si possono eseguire più ritocchi. Si pratica in ambulatorio senza anestesia locale. Si può riprendere subito la normale attività.

Risultati temporanei.

L’iniezione intradermica può determinare rare e transitorie irritazioni o reazioni, quali evidenza dei segni dell’ago, sanguinamenti e lividi, gonfiore, prurito, distribuzione non uniforme del materiale con impianto palpabile o visibile, nodularità e reazioni da ipersensibilità.

Molto raramente possono comparire pigmentazione del sito di iniezione, reazioni granulomatose localizzate, infezioni batteriche, palpabilità dell’impianto.

FILLER ETEROLOGHIIndicazioniPrecauzioniModalità di impiantoVantaggiSvantaggiEffetti collateraliComplicazioni

Il principale filler eterologo (derivato da tessuti di una specie animale diversa dall’uomo) ed anche il primo a essere impiegato su vasta scala è il collagene bovino. Purtroppo il collagene bovino dopo l’infiltrazione è immediatamente riconosciuto dal sistema immunitario come sostanza estranea all’organismo ed eliminato in 2-3 mesi circa. L’allergia al collagene bovino rappresenta il principale problema dell’uso di questo filler.

Una percentuale, infatti, compresa tra il 3 e il 5% dei Pazienti presenta reazioni di ipersensibilità al materiale utilizzato. È necessario compiere un’accurata anamnesi al fine di accertare l’assenza di controindicazioni al trattamento e testare la proteina sul Paziente prima del suo impiego.

Da ricordare anche il collagene porcino che può essere utilizzato là dove ci sia una reazione allergica al collagene bovino o all’acido ialuronico. La struttura del collagene di origine porcina sembra essere più simile a quella umana; è un prodotto a base di collagene la cui porzione antigenica è digerita enzimaticamente, in modo da renderlo anallergico ed è poi stabilizzato per renderlo più duraturo.

Il collagene bovino e il collagene porcino vengono impiegati per la correzione dei deficit nei tessuti molli in diverse aree del volto: rughe, cicatrici da acne, atrofie, ecc. Esistono prodotti a differente concentrazione che sono indicati nella correzione delle diverse tipologie di rughe.

È controindicato l’uso di collagene bovino in Pazienti affetti da sindromi allergiche o da malattie autoimmuni, quali artrite reumatoide e sclerosi multipla. È stata inoltre osservata l’associazione tra malattie del collagene e impianti di collagene eterologo. Gli impianti di collagene non devono essere praticati nei Pazienti risultati positivi al test di sensibilità o con anamnesi di allergie gravi o reazioni anafilattiche. In caso di herpes labialis nell’anamnesi è necessaria una profilassi con farmaci antivirali.

Il collagene è iniettato con ago sottile a tutti i livelli del tessuto connettivo e sottocutaneo ma soprattutto a livello intradermico.

Ampliamente testato, maneggevole, efficace.

Non utilizzabile per tutti i soggetti, richiede test allergologico, dà un risultato temporaneo, la cui durata può ridursi con utilizzo ripetuto.

Anche il collagene porcino va usato dopo un test nei soggetti poliallergici e in quelli allergici ai derivati del maiale.

Possono comparire arrossamenti ed ecchimosi dell’area trattata; palpabilità e visibilità del prodotto iniettato.

Reazioni di sensibilizzazione allergica caratterizzate da eritema, gonfiore, indurimento e prurito al sito d’inoculazione. Questi effetti potrebbero avere una durata che varia da 1 a 9 mesi. In alcuni rari casi si sono verificate reazioni cistiche con emissioni di materiale purulento, anche a diversi mesi dall’impianto. Questo tipo di reazioni possono essere persistenti e talvolta resistenti alla terapia farmacologia. Molto raramente possono comparire disturbi sistemici consistenti in sintomi pseudo-influenzali (febbre, mal di testa, mialgie, nevralgie, nausea, malessere e vertigini); prurito; orticaria; rash cutanei; disturbi visivi; poliartralgie; patologie autoimmuni. In casi rari sono state riportate reazioni anafilattiche, con episodi acuti di ipotensione e dispnea.

FILLER DI LUNGA DURATAIndicazioniPrecauzioniModalità di impiantoVantaggiSvantaggiEffetti collateraliComplicazioni

Sono considerati in questo gruppo quei prodotti per la correzione delle rughe del volto che hanno durata superiore all’anno. Tra questi ricordiamo l’acido polilattico (PLLA) e il fosfato tricalcico (β-TCP) i quali non agiscono come un filler riempitivo nel senso classico. Essi infatti, basano la loro azione non sul riempimento da parte del materiale, ma sulla formazione e crescita di nuovo collagene, stimolata dall’infiltrazione di PLLA o di β-TCP (neocollagenesi-rivitalizzazione dei tessuti). In questo modo si provoca un effetto di riempimento, estendendone la durata nel tempo.

Sono simili come effetti e meccanismo di azione.

Usati per l’ispessimento dei tessuti di tutto il volto, in particolare adatti per ripristinare i volumi anche nei Pazienti con marcata atrofia. Non utile per labbra e rughe superficiali.

È probabile che durante le sedute di trattamento con PLLA  compaiano piccoli lividi sulle zone infiltrate, causati dall’ago della siringa.

Tali lividi si riassorbiranno nel giro di pochi giorni.

Evitare la ricostruzione del materiale con lidocaina nei Pazienti allergici.

Sono iniettati con ago sottile a livello del tessuto sottocutaneo. L’incremento dermico ottenuto grazie al neocollagene ha bisogno di qualche tempo per evidenziarsi ed è molto stabile nel tempo. Dopo il trattamento, il Paziente deve massaggiare le aree trattate.

Sono di uso immediato, non richiedono alcun tipo di test preliminare; sono biocompatibili, biodegradabili, immunologicamente inattivi, totalmente riassorbibili nel lungo periodo; consentono di intervenire su tutti i difetti cutanei del volto; inoltre permettono vere e proprie ricostruzioni temporanee di volumi anche rilevanti.

Necessitano di sedute successive a distanza di tempo per ottenere l’effetto correttivo stabile; richiedono la collaborazione del Paziente con l’auto-massaggio e la necessità di ripetere i trattamenti.

L’iniezione sottocutanea può determinare rare e transitorie irritazioni o reazioni, quali sanguinamenti e lividi, gonfiore, prurito e distribuzione non uniforme del materiale (deve essere massaggiato).

Micro-papule non infiammatorie, papule, noduli e micro-noduli sottocutanei (palpabili e/o visibili), lesioni cistiche, granulomi infiammatori e da corpo estraneo, infezioni.

CALCIO IDROSSIAPATITEIndicazioniPrecauzioniModalità di impiantoVantaggiSvantaggiEffetti collateraliComplicazioni

Tra i riempitivi di lunga durata per la correzione delle rughe del volto con meccanismo di stimolazione ricordiamo inoltre la calcio idrossiapatite, la quale basa anch’essa la sua azione non sul riempimento da parte del materiale iniettato, ma fornendo l’impalcatura per la formazione e la crescita di tessuto proprio nuovo.

Usata per difetti profondi che richiedono un riempimento più marcato. Va valutata la necessità di reimpianti frequenti.

È possibile che durante le sedute di impianto di calcio idrossiapatite compaiano piccoli lividi sulle zone infiltrate, causati dall’ago della siringa. Tali lividi si riassorbiranno nel giro di pochi giorni.

Il prodotto è iniettato con ago a livello del sottocutaneo profondo. Dopo il trattamento, il medico può modellare le aree trattate.

È di uso immediato, non richiede alcun tipo di test preliminare; è biocompatibile, biodegradabile. La correzione immediata in due sessioni dell’area specifica, fornisce uno stabile supporto strutturale tessutale, malleabile fino a 2 settimane dal trattamento, ed una lunga durata di azione (9-18 mesi).

Possibilità di trattamenti ripetuti a distanza di tempo, per ottenere l’effetto correttivo stabile; non adatta per tutte le aree (labbra, doccia lacrimale, tessuti sottili); malleabile fino a 2 settimane dal trattamento; può essere visibile nelle radiografie, anche se non altera le immagini radiografiche.

L’iniezione sottocutanea può determinare dolore per circa 1-2 settimane, rare e transitorie irritazioni o reazioni quali sanguinamenti e lividi, gonfiore, prurito, distribuzione non uniforme del materiale (deve essere massaggiato).

Noduli e micronoduli sottocutanei non infiammatori, rigonfiamenti, granulomi infiammatori e da corpo estraneo. Non sono state osservate migrazioni del prodotto negli studi pilota, anche se sono stati riportati casi di migrazione in letteratura. Vi è un basso rischio di reazioni allergiche.

Filler permanenti

Filler permanenti

Ai filler permanenti appartengono alcune molecole di sintesi prodotte in laboratorio.

I più noti sono il dimetilpolisiloxano (Silicone); il polimetilmetacrilato (PMMA) e l’idrossietilmetacrilato (HEMA) che sono polimeri acrilati; i gel di poliacrylamide (PAAG).

Questi prodotti, proposti per la correzione degli inestetismi cutanei, delle rughe, dei difetti del tessuto connettivo, degli esiti cicatriziali e nell’ispessimento delle labbra, trovano sempre minore utilizzo in considerazione dell’elevata incidenza degli effetti collaterali e delle complicanze riportate in letteratura. A prescindere dalla natura specifica del prodotto, è oramai opinione concorde che la scelta debba cadere su filler a completa riassorbibilità.

Download documenti
Prospetto informativo rilevato dal sito della SICPRE: Società Italiana di Chirurgia Riparatrice Plastica ed Estetica (www.sicpre.it).